ilariavalliproduzioni

10 luglio 2015 – Corte Morpurgo, Udine ore 21,00

Il documentario "Udine e Friuli - studâ la lûs e impiâ lis stelis - immagini affettive di stagioni e tempi", di Giovanna Zorzenon per la "ilariavalliproduzioni"- è rappresentato in corte Morpurgo, con le letture dal vivo fatte dai ragazzi della compagnia teatrale "'Ndescenze". I brani tratti da quattro testi di quattri diversi autori  - Romana Petri "Giorni di spasimato amore"; Jamie McGuire "Uno splendido disastro"; Irène Némirovsky "I falò dell'autunno"; Lidia Ravera "Piangi pure" - sono l'interpretazione di quattro stagioni diverse del sentimento d'amore - adolescenziale, giovanile, maturo e del tramonto - e riflettono così le immagini del ivdeo che riportano le stagioni della natura. I lettori sono : Fulvio Gubiani e Daniela Bortolin, Federica Salvi e Luca Piana, Fabio Marroni e Giulia Gortan, Elisa Gallai e Lorenzo Zamolo

9 luglio 2015 – Corte Morpurgo, ore 21,00  -  Udine

Il documentario "Udine, le vie secondo Pre Bepo Marchet" - di Giovanna Zorzenon per la "ilariavalliproduzioni"- è rappresentato in corte Morpurgo, con le letture dal vivo fatte dai ragazzi della compagnia teatrale "'ndescenze". Queta è la prima serata delle due, realizzata per Udine Estate 2015. Leggono : Fulvio Gubiani, Daniela Bortolin, Federica Salvi, Luca Piana, Fabio Marrone, Giulia Gortan, Elisa Gallai.

20 e 21 giugno 2015, in via Roma a Udine, durante l' VIII festa del Quartiere delle Magnolie, si è svolto il primo torneo di scacchi "Boubir".

Gli sfidanti, dapprima a tu per tu con il Maestro Alessandro - che poi li ha incontrati da solo in contemporanea su 6 scacchiere -, dopo aver raggiunto le finali, hanno concluso con una finalissima ed uno solo si è aggiudicato il trofeo messo in palio. Scacco matto è stato realizzato da Yasir Fallahi ed ha ricevuto dal Maestro Alessandro Tonon, una grande scacchiera con la quale contiamo voglia sfidare, il prossimo anno, altri amici e giocatori di scacchi alla Festa del Quartiere delle Magnolie.

Canto alle Donne di mare - di e con Federica Sansevero - questo video è inserito alla fine della rappresentazione teatrale.
Organizzazione e coordinamento "espressione-est" con: associazione "ilariavalliproduzioni"; associazione "fur clap"
Riprese video :
Giovanna Zorzenon e Loris Caporale. Montaggio video: Giovanna Zorzenon
In ordine di apparizione:
Federica Sansevero,
la pescatrice Maria Zuliani con il pescatore Sebastiano Longo, Grado;
la pescatrice Radoslava Petrova, Carrara;
il pescatore Bruno Rossetto Doria, Marano
Le canzoni "Mamola" (1947) di G. Zuberti & A. Gordini e "Palù", (1946) di G. Zuberti & N. Sumann, sono cantate da Maria Zuliani

Soggetto, Regia e Montaggio - Giovanna Zorzenon

Fotografia, Riprese e Colorist - Cesare Bellafronte

Interpreti - Maria Ferrari e Valentina Patat

MUA - Alice Pontoni

Assistente di Scena - Davide Pillitu

Fotografie di Scena - Jessica Zufferli

Location - Palazzo Taccò Cormons

Trailer dello spettacolo teatrale "più brutto di così". Testo di Claudio Mariotti, regia di Maria Giulia Campioli, con: Chiara Davolio e Claudio Mariotti. Una produzione di Teatro al Quadrato 2012 - Riprese e montaggio Giovanna Zorzenon - Allestimento luci Pacifico Simeoni e Anna Pittini

suonovisione - musica di Claudio parrino - immagini di Giovanna Zorzenon

suonovisione  - musica di Claudio Parrino - immagini di Giovanna Zorzenon

Tre luoghi della cittò di Udine, tra i più riconoscibili, visti nella luce delle ore meno affollate, sorpresi dalla turista che giunge in città, scoprendo le sfumature del sole sui palazzi, gli ampi spazi ancora vuoti, l'imponenza dell'antico colle. I medesimi luoghi, in ore più frequentate della giornata, sono attraversati da altre due diverse figure femminili, non solo camminando tra la gente,ma percorsi con le parole, tramandati da chi nella lingua del luogo, il friulano, conosce gli aspetti di storie meno risapute; è un simbolico passaggio del testimone. Lingue parlate : italiano e friulano.

Regie, riprese, montaggio Giovanna Zorzenon - alla steadycam Cesare Bellafronte

Colonna sonora Claudio Parrino

Interpreti : Gabriella Tessari con Kiria x'Keely dell'Abete Bianco - Ivolina Tentor - Anna Pittini

italia 2010 - 28' 02"

Il documentario è stato girato tra l'inverno 2009 e l'ottobre 2011
Percorrere l'argine della laguna da Belvedere di Aquileia a Lignano, è incontrare realtà lontane, che hanno lasciato labili tracce che stanno per scomparire e le tracce di una realtà che lasciano intuire il futuro.
La laguna ha una storia che si deve cercare al di là degli appuntamenti estivi sulla spiaggia e allora si scopre la sua ricchezza e la sua vita. E' soprattutto quella passata, che le ha permesso di mantenere la sua specificità, ma tutto quanto è in pericolo perché ormai sono poco conosciute le regole rispettate per poter convivere col mare e nella laguna.
Grande opera è stata la bonifica, ma non basta, il mare è sempre pronto a riprendersi la sua terra e di questo e delle caratteristiche specifiche di questa natura, raccontano qui, alcuni personaggi: di un passato duro, crudo, ma ricco del senso della vita stessa e di un presente che le immagini commentano ampiamente.
Sono presenti gli idrovoristi anziani Dino Rizzo e Beppino Burgato, con il più giovane Claudio Battiston.
Voci over : Gabriella Tessari, Paola Ferraro; Musiche : Claudio Parrino

I poteri ecclesiastici e i poteri temporali, s' intrecciano con la vita del popolo e il succedersi degli avvenimenti che li coinvolgono, ne condizionano la vita creando la struttura fisica dei quartier e dei borghi. La città, nel corso dei secoli, ne mantiene ancora le tracce, anche se il racconto di quanto è successo, è solo tra le pagine dei libri raccolti in preziosi archivi

Un lungo tratto dello Iudrio, scorre in parallelo tra due strade: una in Italia, e una in Slovenia.La sorgente non è certa, ma fuoriesce dal Colovrat, uno dei luoghi testimoni degli eventi bellici della grande guerra.Lungo questo corso d'acqua dal 1700, c'erano numerosi mulini che servivano due popoli, ora i confini non ci sono più e nemmeno i mulini; quel tratto di fiume è stato abbandonato.Albano Quaiattini racconta la sua esperienza da bambino tra macine e farina che l'ha portato a capire l'importanza dell'acqua.

Il monte Fochiar, sovrastante il lago di Cavazzo, o lago dei tre Comuni, possiede un ecosistema che permette la proliferazione di numerose specie di farfalle nonché di flora sia autoctona che invasiva.
Lungo il percorso si apprezzano i colori e si detestano i rumori che salgono dall'autostrada, mentre dalla cima, si può scorgere la vasca di contenimento sul vicino monte Povoleit. Il pozzo piezometrico installato all'interno, è sovrastante la centrale idroelettrica di Somplago, centrale con la quale esiste un conflitto per lo sfruttamento delle acque del lago.
Il documentario girato in un arco di tempo di due anni, propone i mutamenti stagionali e quelli territoriali in una zona di scarsa frequentazione turistica e relativa manutenzione.
Regia, fotografia e montaggio di Giovanna Zorzenon
Interpreti: Anna Pittini - Gabriella Tessari - Loris Plaino - Kiria- x' Kelly dell'Abete Bianco
Musiche : Claudio Parrino e Gipo DJ
Location : Lago di Cavazzo - Alesso - Monte Folchiar - Somplago - Interneppo - Monte Festa - Udine
Nel testo : poesia di Vittorio Cadel e leggenda di Olindo Marinelli

La faggeta del Bosco Bandito di Timau, ubicato a monte del paese e che si estende fino alla base delle rocce della Creta di Timau, è importantissima per la sua funzione di paramassi e paravalanghe e non viene tagliata da secoli. Alcuni alberi hanno così potuto raggiungere dimensioni ragguardevoli.
Nel '500, la Repubblica veneziana ne aveva proibito il taglio indiscriminato e lo aveva "bandito" cioè "requisito" per prelevarne gli alberi necessari alla costruzione delle proprie navi.
Regia, riprese, montaggio : Giovanna Zorzenon
con : Gabriella Tessari e Kiria-x' Kelly dell'Abete Bianco

Una bicicletta carica di tutto ciò che è indispensabile e poi via. Sulla strada polverosa, sulla spalletta di una gola del fiume Isonzo, è appoggiata la bici: il ragazzo è sulle rocce la sotto.
La pendenza è misurabile da come lui si muove, ma lui si muove piano, studia, non guarda, misura e valuta, avanti e indietro, ogni movimento deve essere ben studiato.
L'acqua è di un colore indescrivibile, trasparente e gelida come quando il fiume è ancora torrente e corre, corre tra le rocce scavate e scava ancora. Il ragazzo cerca il punto dove l'acqua ha scavato di più e lo avvolgerà dopo che avrà superato la carezza delle rocce. Ancora avanti e indietro. Il silenzio dentro; il respiro raccolto e trattenuto : via, salta alto e lungo in una misura che ha dentro agli occhi e così veloce..che solo lui può dire quanto spazio c'è tra l'acqua e l'errore. L'ombra rivela dell'uomo la rana, l'istinto animale, il suo senso della vita che lo fa volare : spicca dalla roccia e cade giù, nella giusta verticale. Non c'è respiro. Il silenzio si spacca nel tuffo. E' l'abbraccio con la natura del mondo, poi da sotto riemerge in un attimo da quel fragore gelido che gli ritorna il fiato. Felicità ? Sì, e via di nuovo a cercarne un'altra, vera come questa, ma sempre più rara.
- L'alto Isonzo in Slovenia, è ancora protetto e preservato: niente turismo viziato, niente musiche di moda, niente strepitosi centri benessere. La natura qui è un bene che qualcuno ha capito essere prezioso.

Clip video per videoinstallazione di Chris Gilmour nell'ambito del'Alpe Adria Puppet Festival 2011

- Nigeria, Cuba, Friuli, Italia, Europa; tutto il mondo si muove se e dove c'è il lavoro che permette di vivere.
--- Nigeria, Cuba, Friuli, Italy, Europe, the world moves if and where there is work that brings people together.
- Lungo le strade di qualsiasi Continente, Nazione, Regione, è possibile incontrare le storie di chi per vivere esce dalla propria terra.
--- Along the roads of any continent, country, region, you may encounter the stories of those who comes to live from their land.
- Jeannis, Victor, Yoandry, hanno trovato il Friuli una possibilità. Sono usciti dalla propria Nazione e in una nuova Terra, in Friuli in un campo di asparagi, condividono fatica ed esperienze; si conoscono e si sostengono, ridono e affrontano le comuni problematiche ognuno col proprio carattere. Hanno un lavoro regolare, al momento hanno risolto la questione della sopravvivenza, ma sono pienamente consapevoli che la vita, non è risolta perché questo è il problema della storia degli uomini che coinvolge tutti : lavoro è la possibilità di vivere ovunque ci si trovi.
--- Jeannis, Victor, Yoandry, they found the Friuli a possibility. Did they come from their own nation and a new earth, in Friuli in a field of asparagus, hard work and share experiences; know and argue, laugh, and tackle the common problems each with its own character. They have a regular job, when they solved the question of survival, but are fully aware that life is not resolved because this is the problem of human history that involves everyone and the ability to live anywhere.

2° premio nel concorso indetto per referendum contro la privatizzazione dell'acqua, dall'Italia dei Valori.
L'acqua appartiene ad ognuno, come la vita, come l'aria. L'acqua nasce libera dove, quando e come vuole. E' l'uomo che decide quando e come racchiuderla per utilizzarla, e non lo fa sempre pensando al bene comune, c'è chi vuole usarla per se stesso. La libertà dell'acqua è possibilità di vita, perdere questa libertà porta a situazioni ancora peggiori chi già vive con meno possibilità di altri più fortunati e porterà a successive altre privazioni di libertà per ogni individuo senza i poteri delle grandi gestioni economiche.

Guado del torrente Malina - rischio o non rischio ?
Attraversare un guado, anche con un'auto di grossa cilindrata è un rischio e finchè le ruote non sono all'asciutto.. nessuno è sicuro di non dover chiamare il traino.
L'autista non aveva un'espressione molto allegra,mentre dal motore si sentivano rumori poco rassicuranti; forse ha rallentato perchè c'ero e non voleva farmi la doccia passando; forse la sua occhiata alla situazione, gli aveva dato garanzie..infingarde.. Insomma, un po' se l'è vista brutta e credo che il gesto con la mano quando l'auto ha ripreso vita..be'..forse era un saluto..

Due donne condividono lo stesso spazio. Due vite differenti, autonome e indipendenti. Così "perfettamente" all'opposto da potersi permettere di condividere lo stesso letto, perché quando una si sveglia, per l'altra è giunto il momento di andare a dormire.

Backstage, riprese e montaggio Giovanna Zorzenon, de "il caffè delle due" - - testo e studio registico: Claudio Mariotti  con:      Maria Giulia Campioli e Gaia Davolio - disegno luci: Anna Pittini -
Nuovo Teatro "Monsigor Lavaroni" - ARTEGNA, Associazione Amici del Teatro: Seres di Mai 2010

..è un incubo... non riesco a dormire: come fo' perchè il mio impatto sulla natura, sull'inquinamento, sulla vita...sia ZERO ? Bel soggetto, bella storia, bella sfida.. Ma è un incubo, sogni ricordi, buoni propositi..
Finisce un giorno, ne comincia un altro, allora che fò ?
Dai Bartolomeo, andiamo a fare un giro...
Bart, sai cosa ti dico...: ce ce ne andiamo a vedere il sole che va a sciogliersi in laguna e.. sull'andare avrei un'ideuzza...

Spezzoni di un video inserito in un contesto teatrale che propone argomenti della fisica come elementi che possono essere comunicati attraverso un'elaborazione scenica.
Interpreti : Barbara Di Giorgio, Alessandro Chiusi, Ester Volpetti, Ondina Moro, Maurizio Zilli, Marco Cicuttini
Regia e montaggio Giovanna Zorzenon
Riprese Giovanna Zorzenon e Isabella Bianco
Interpreti : Ester Volpetti, Ondina Moro, Barbara De Giorgio, Maurizio Zilli, Marco Cicuttini

Questa clip video è stata creata per dare testimonianza alla tematica della violenza sulle donne

Frasi scritte con un pennarello in posti impensabili, dove chi passa per caso, griderà "ai vandali" senza domandarsi che cosa è successo, a chi, perchè; uniche testimoni di momenti drammatici resteranno per sempre nella persona. La violenza è spesso qualche cosa che avviene in silenzio, non se ne accorge nessuno e non si ha il coraggio di raccontarla, perchè non sempre è fatta di urla, di gesti rumorosi, di segni evidenti, ma lascia ugualmente solchi indelebili. E' più facile che un elefante passi attraverso la cruna di un ago, che non avere ragioni per mettere uno STOP alla violenza : l'importante e non restare soli